Avete mai visitato le saline trapani? Se non vi è ancora capitato, allora questo è sicuramente il momento giusto per farlo e, in occasione di questo, si può anche pensare di prenotare una bella Vacanza a Trapani. In questo articolo di oggi ci occuperemo di parlarvi delle saline di Trapani, cercando di conoscere la loro storia e tutti i segreti del caso, in modo da alimentare ancor di più la vostra curiosità.
La riserva naturale orientata delle Saline di Trapani è un’area naturale protetta della regione siciliana istituita nell’anno 1995, che si estende per 1000 ettari nel territorio dei comuni di Trapani, di Paceco e di Misiliscemi. Questa riserva, all’interno della quale si esercita attività di estrazione del sale marino, è una importante zona umida che offre riparo a tantissime specie di uccelli migratori, in particolar modo dei fenicotteri.
La Riserva, come già detto, comprende una fascia costiera estesa per 1000 ettari suddivisi in zone: la zona A di Riserva e la zona B di Pre-Riserva. Una buona parte della Riserva è costituita da saline di proprietà privata, in cui viene ancora adesso praticata l’estrazione del sale secondo alcune tecniche tradizionali in uso, ormai, da diversi secoli.
Il sale e la sua lavorazione custodiscono tutta una serie di particolarità e di segreti che meritano davvero di essere conosciuti da tutti così come lo meritano anche le Saline e tutto l’intero ecosistema che ruota intorno ad esse. Per quel che riguarda la storia delle saline di Trapani sappiamo che si sviluppa e che continua a vivere lungo due millenni e, in questa bella oasi marina disegnata ad arte per l’estrazione del sale, per l’uomo e per la natura si intrecciano poi dei legami ancora indissoluti.
Conosciamo la storia delle saline trapani
A questo punto andiamo a ripercorrere insieme le tappe fondamentali della storia delle saline di Trapani dagli inizi fino ad oggi per meglio comprendere come una produzione così antica sia sopravvissuta al tempo e soprattutto all’uomo. Con i primissimi insediamenti di cacciatori e agricoltori, nacque la necessità di conservare il cibo per dei lunghi periodi ed ecco che si scopre come fosse possibile conservare sottosale gli alimenti, privandoli dell’idratazione e permettendo di essere consumati in periodi diversi.
Conservare i cibi sottosale è una pratica che è arrivata fino ai giorni nostri, specie quando si parla di conservare il pesce. In passato, infatti, questo metodo veniva utilizzato anche per la carne e per altri svariati alimenti animali deperibili. Nella storia del sale, infatti, l’utilizzo come condimento è arrivato soltanto successivamente, come conseguenza all’esperienza della conservazione sottosale.
Ma dove si trovano queste meravigliose saline? Come ci si può arrivare? Allora, possiamo dire che raggiungere le Saline da Trapani è piuttosto semplice dato che il percorso si articola attraverso la strada provinciale SP21. Seguendo tale percorso è possibile proprio ammirare le Saline di Trapani e Paceco, per poi raggiungere anche tutto il blocco di Saline della città di Marsala.
A Paceco, un comune vicinissimo a Trapani, la vostra prima tappa sarà Nubia, una frazione che ospita il Museo del Sale trapanese. Qui si può scoprire la storia dell’estrazione e della lavorazione del sale marino pagando soltanto un biglietto di 1 euro per entrare. Una volta ripartiti, inoltre, potete notare il mare e vi assicuriamo che sarà come tuffarsi in una fiaba.